Comincerà venerdì 30 maggio da Bologna “Eccellenze in digitale Tour”, una serie di incontri B2B, da professionisti a professionisti, organizzati da Google e dalla Fondazione Symbola con la collaborazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Nei prossimi due mesi toccherà diverse città dello Stivale, da Firenze (il 19 giugno) a Siracusa, da Torino a Napoli. Un po’ ambasciatori, in viaggio tra una Regione e l’altra. Un po’ evangelizzatori, con un insegnamento prezioso da trasmettere.
Imprenditori che grazie alla Rete sono riusciti a sfondare, raggiungere nuovi clienti e incrementare le vendite all’estero. Ora porteranno la lieta novella ai colleghi di vari distretti del made in Italy, condividendo i segreti della loro strategia sul web.
Per molte piccole imprese italiane la Rete resta ancora un territorio inesplorato. Solo una su tre, rivela un’indagine Eurisko, ha un sito internet operativo, poco più di una su dieci vende i propri prodotti sul web. Un’opportunità persa, visto l’interesse che il made in Italy riscuote tra i navigatori di tutto il mondo: nell’ultimo anno su Google le ricerche relative all’artigianato tricolore sono cresciute del 12%.
“Molti imprenditori ancora pensano che la Rete non permetta di trasmettere a pieno l’unicità dei loro prodotti”, spiega Diego Ciulli, Policy analyst in Italia della società californiana. “Ma gli ultimi dati mostrano che i consumatori online cercano soprattutto due valori: unicità e qualità”.
Lo scorso gennaio Google ha lanciato “Eccellenze in Digitale”, un portale che racconta a uso e consumo degli stranieri cultura e tradizioni di un centinaio di prodotti tipici italiani, dall’agroalimentare all’artigianato. “Il passo che vogliamo fare ora è verso il territorio”, continua Ciulli.
Insieme a Unioncamere, la multinazionale ha messo a disposizione 104 borse di studio per altrettanti laureandi o neolaureati nativi digitali. La loro missione sarà presidiare per sei mesi i distretti industriali, accompagnando le aziende locali nel processo di digitalizzazione.
Nelle tappe del tour invece, saranno gli imprenditori che hanno già fatto il salto sul web a raccontare ai colleghi come questo possa aprire le porte del mercato globale. Una serie di esperti di e-commerce, marketing e comunicazione digitale darà loro un’infarinatura sulle tecnologie più adatte per farlo.
“In Italia c’è un problema di infrastrutture da risolvere: molte aree, a torto considerate marginali, non hanno neppure accesso alla banda larga”, commenta l’onorevole Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. “Ma per diffondere tra le aziende la consapevolezza delle opportunità offerte dalla Rete diffondere le storie di successo vale più degli incentivi”. Costruirsi una presenza su internet ha un costo iniziale limitato, ma gestirla con successo richiede una strategia raffinata.
La capacità di sapersi raccontare e una presenza costante, attraverso il sito o i social network: “Il web non significa solo ecommerce” – spiega Ciulli – “ma un linguaggio nuovo che le piccole imprese, aiutate dal ricambio generazionale, devono imparare a parlare”.
Fonte: La Repubblica